Per le parrocchie di P. S. Giovanni – Balanzano – Pieve di Campo
BATTESIMO
Battesimo: sacramento della fede
Il Battesimo è il primo sacramento, dona l’ingresso alla vita eterna e al regno di Dio. Perciò il Battesimo è anzitutto il sacramento di quella fede, con la quale gli uomini, illuminati dalla grazia dello Spirito Santo, rispondono al Vangelo di Cristo.
Battesimo: incorporazione alla Chiesa – Corpo mistico di Cristo
Il Battesimo è il sacramento che incorpora gli uomini alla Chiesa, li edifica come abitazione di Dio nello Spirito, (il battezzato è tempio dello Spirito Santo), li rende regale sacerdozio e popolo santo, (santi = separati, viviamo nel mondo, ma non siamo del mondo), è vincolo sacramentale di unità fra tutti quelli che lo ricevono. […] Lavacro dell’acqua unito alla parola, rende gli uomini partecipi della vita di Dio e della adozione a suoi figli. (fratelli di Cristo, figli di Dio).
Battesimo: rinascita a vita nuova
Il Battesimo, più efficace di ogni purificazione dell’antica legge, opera questi effetti in forza del mistero della passione e risurrezione del Signore. Infatti coloro che ricevono il Battesimo, segno sacramentale della morte di Cristo, con lui sono sepolti nella morte e con lui vivificati e risuscitati. Così si commemora e si attua il mistero pasquale, che è per gli uomini passaggio dalla morte del peccato alla vita.
Per meglio porre in luce il carattere pasquale del Battesimo, si raccomanda di celebrarlo durante la Veglia pasquale o in domenica, giorno in cui la Chiesa commemora la risurrezione del Signore.
Alla luce di queste brevi cenni sul Battesimo, desunti dai Principi e Norme del Rito del Battesimo, è importante avere coscienza che il Battesimo non può mai essere in forma privata o dare l’impressione di essere tale perché chiesto alla comunità, celebrato nella comunità per vivere la comunità.
Il battesimo dei bambini
Con il termine «bambini» si intendono coloro che non sono ancora giunti all’ età di ragione, e quindi non sono in grado di avere né di professare personalmente la fede. (Principi e Norme del Rito del Battesimo).
Il canone 97 §2 del Codice di diritto Canonico fissa questo limite ai sette anni compiuti.
Tempi per la celebrazione del Battesimo
Nelle nostre parrocchie di Ponte San Giovanni, Pieve di Campo e Balanzano i Battesimi si celebrano, oltre la Veglia Pasquale nella prima domenica di ogni mese esclusi i tempi penitenziali di Avvento e Quaresima.
Per domenica si intende dai primi Vespri del sabato ai secondi della domenica, i genitori possono scegliere la S. Messa più congeniale ai loro bisogni.
Corso di Preparazione
Per celebrare il battesimo dei bambini è necessario che i genitori e possibilmente i padrini e le madrine partecipino al corso di preparazione. Esso è obbligatorio per il primo figlio/a e raccomandato per i successivi. Consta di 4 incontri e non scade quindi può essere fatto per tempo, anche durante il periodo di gestazione.
Calendario per l’anno 2023 delle date dei Battesimi e relativi corsi
Dicembre 2022
Tempo di avvento, non si celebrano Battesimi.
Corso di preparazione al battesimo, martedì alle ore 19,45 nei gg. 29 novembre; 6, 13, 20 dicembre
Gennaio 2023
Domenica 08 (Battesimo di nostro Signore)
Febbraio 2023
Domenica 05
Marzo 2023
Tempo quaresimale, non si celebrano Battesimi corso di preparazione al battesimo, martedì alle ore 19,45 nei gg. 7, 14, 21, 28 marzo
Aprile 2023
Sabato 8 alla Veglia Pasquale, Domenica 16 (per chi non può partecipare alla veglia pasquale)
Maggio 2023
Domenica 07
Giugno 2023
Domenica 04
Corso di preparazione al battesimo, martedì alle ore 19,45 nei gg. 6, 13, 20, 27 giugno
Luglio 2023
Domenica 02
Agosto 2023
Domenica 06
Settembre 2023
Domenica 03
Corso di preparazione al battesimo, martedì alle ore 19,45 nei gg. 5, 12, 19, 26 settembre
Ottobre 2023
Domenica 01
Novembre 2023
Domenica 05
Dicembre 2023
Tempo di avvento, non si celebrano Battesimi.
Corso di preparazione al battesimo, martedì alle ore 19,45 nei gg. 28 novembre; 5, 12, 19 dicembre
Padrini e madrine
Si riportano sotto le disposizioni del Codice di Diritto Canonico a riguardo i padrini e le madrine.
I padrini e le madrine devono andare dal parroco ove risiedono e chiedere il certificato di idoneità a fare il padrino o la madrina.
Il certificato è un’autocertificazione e ciò che impedisce di averla sono: età inferiore ai 16 anni, non avere la Cresima, convivere o essere sposati solo civilmente.
Codice di Diritto Canonico
IL BATTESIMO
(Can. 849-878)
CAPITOLO IV (Cann. 872-874)
I PADRINI
Can. 872 – Al battezzando, per quanto è possibile, venga dato un padrino, il cui compito è assistere il battezzando adulto nell’iniziazione cristiana, e presentare al battesimo con i genitori il battezzando bambino e parimenti cooperare affinché il battezzato conduca una vita cristiana conforme al battesimo e adempia fedelmente gli obblighi ad esso inerenti.
Can. 873 – Si ammettano un solo padrino o una madrina soltanto, oppure un padrino e una madrina.
Can. 874 – §1. Perché uno possa essere ammesso all’incarico di padrino, è necessario che:
1) sia designato dallo stesso battezzando o dai suoi genitori o da chi ne fa le veci oppure, mancando questi, dal parroco o dal ministro e abbia l’attitudine e l’intenzione di esercitare questo incarico;
2) abbia compiuto i sedici anni, a meno che dal Vescovo diocesano non sia stata stabilita un’altra età, oppure al parroco o al ministro non sembri opportuno, per giusta causa, ammettere l’eccezione;
3) sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione e il santissimo sacramento dell’Eucaristia, e conduca una vita conforme alla fede e all’incarico che assume;
4) non sia irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata;
5) non sia il padre o la madre del battezzando.
§2. Non venga ammesso un battezzato che appartenga ad una comunità ecclesiale non cattolica, se non insieme ad un padrino cattolico e soltanto come testimone del battesimo.
Battesimo fuori parrocchia
Chi ha necessità di celebrare il battesimo fuori parrocchia contatti il parroco presente in canonica a Ponte San Giovanni il martedì e venerdì dalle 16 alle 19 ed il giovedì e sabato dalle 09 alle 12.
Si ricorda che comunque il corso per il primo bambino è obbligatorio, pertanto si faccia in tempo per non causare disguidi tra esso e la data del battesimo concordata con il parroco che celebrerà il sacramento.
Battesimo dei ragazzi (dai 7 ai 11 anni)
Per i ragazzi che devono fare la prima Comunione e/o la Cresima e non hanno ricevuto il Battesimo da bambini varranno come preparazione al Battesimo i corsi per i sacramenti citati.
Prima dell’iscrizione ai percorsi catechistici si contattino i parroci per concordare i tempi del Battesimo con gli altri sacramenti dell’iniziazione cristiana che saranno celebrati insieme ai compagni.
In questo caso anche il padrino o la madrina dovranno essere concordati con i parroci.
Battesimo degli adulti (dai 12 anni in poi)
In questo caso si concorda con il parroco il percorso previsto dalle norme ecclesiastiche.
Anche il padrino o la madrina è scelto dal parroco.
PRIMA COMUNIONE E CRESIMA
Per questi due sacramenti dell’iniziazione cristiana sono predisposti i corsi di catechismo che iniziano all’età di 7 anni (seconda elementare).
L’iscrizione ai corsi va fatta tra la fine di settembre ed il mese di ottobre.
Cresima degli adulti
Per gli adulti che devono ricevere il sacramento della Cresima sono predisposti corsi a livello diocesano e la Cresima di norma si celebra in Cattedrale.
Contattare il parroco per conoscere i luoghi e tempi dei corsi.
Si tenga presente che comunque dalla richiesta del Sacramento alla sua celebrazione è necessario circa un anno.
MATRIMONIO
Importanza e dignità del sacramento del matrimonio
Il Matrimonio è costituito dal patto coniugale, ossia dal consenso irrevocabile con il quale i due sposi liberamente e scambievolmente si donano e si ricevono. Questa unione tutta particolare dell’uomo e della donna esige, e il bene dei figli richiede, la piena fedeltà dei coniugi come pure l’unità indissolubile del vincolo.
Il Matrimonio e l’amore coniugale sono ordinati, per la loro stessa natura, alla procreazione e all’educazione dei figli e trovano in esse il loro coronamento; i figli sono il dono più bello del Matrimonio e contribuiscono grandemente al bene degli stessi genitori.
L’intima comunione di vita e di amore, per cui i coniugi «non sono più due ma una sola carne», è stata stabilita dal Dio creatore, costituita con proprie leggi e dotata di quella benedizione, la sola che neanche la pena del peccato originale ha mai cancellato.
Questo vincolo sacro non dipende quindi dall’arbitrio umano, ma dall’Autore del Matrimonio, che ha voluto fosse dotato di particolari beni e finalità.
Mediante questo sacramento lo Spirito Santo fa sì che, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, così i coniugi cristiani si impegnino a nutrire e sviluppare il loro vincolo di comunione nell’uguaglianza della dignità, nella mutua dedizione, nell’amore indiviso che scaturisce dalla fonte divina della carità; cosicché associando le realtà divine e quelle umane, tra vicende favorevoli o contrarie, rimangano fedeli nel corpo e nello spirito ed escludano del tutto ogni adulterio e divorzio.
Il vero intento dell’amore coniugale e il senso globale della vita familiare, senza dimenticare gli altri fini del Matrimonio, tendono a far sì che i coniugi cristiani siano disposti, con fortezza d’animo, a cooperare con l’amore del Creatore e Salvatore che, per il loro tramite, di giorno in giorno espande e arricchisce la sua famiglia. Confidando perciò nella divina Provvidenza e coltivando lo spirito di sacrificio, glorificano il Creatore e tendono insieme alla perfezione in Cristo, mentre esercitano generosamente il compito di procreare con responsabilità umana e cristiana.
Estratto da Principi e norme del Rito del Matrimonio
Cosa fare in vista della celebrazione del matrimonio
La chiesa
Contattare per tempo il parroco della chiesa in cui si intende celebrare il matrimonio e concordare la data in cui celebrarlo.
Il Sacramento del matrimonio in sé non necessita di tutto l’apparato che oggi richiede: banchetto, invitati, parrucchiere, fioraio, fotografo…
Considerando però che attualmente tutto questo è richiesto, per esperienza, si consiglia di programmare la data e la chiesa almeno un anno prima.
I documenti
La pratica matrimoniale, causa il riconoscimento civile, deve essere fatta dal parroco di residenza di uno dei due nubendi.
Se la residenza è in due comuni diversi ugualmente si deve scegliere il parroco in cui risiede uno dei due.
I documenti della pratica di matrimonio hanno durata di sei mesi, quindi l’istruttoria si inizi entro i sei mesi dal matrimonio.
Per i documenti richiesti si senta il parroco che farà l’istruttoria perché non tutti chiedono la stessa documentazione.
La preparazione al Sacramento
Il corso di preparazione al matrimonio è obbligatorio.
Ha la durata di tre anni pertanto può essere fatto per tempo.
Qualsiasi corso fatto nella diocesi di Perugia è valido.
Il matrimonio in altra chiesa
Per chi desidera sposarsi in una chiesa diversa dalla propria ed anche fuori diocesi, valgono le stesse norme dette sopra alla voce “i documenti”.
È il parroco che fa l’istruttoria a produrre la delega per sposarsi in altra chiesa.
Il celebrante
I nubendi possono scegliere il sacerdote che assisterà al loro matrimonio
Sarà il parroco od il rettore della chiesa in cui ci si sposa a delegare il sacerdote scelto.
UNZIONE DEGLI INFERMI
Sono molti i passi dei vangeli da cui traspare la premura di Cristo Signore per i malati: egli li cura nel corpo e nello spirito, e raccomanda ai suoi fedeli di fare altrettanto.
Il segno principale di questa premura è il sacramento della Unzione: istituito da Cristo e fatto conoscere nell’epistola di san Giacomo, questo sacramento è stato poi sempre celebrato dalla Chiesa per i suoi membri malati.
Questo sacramento conferisce al malato la grazia dello Spirito Santo; tutto l’uomo ne riceve aiuto per la sua salvezza, si sente rinfrancato dalla fiducia in Dio e ottiene forze nuove contro le tentazioni del maligno.
Egli può così non solo sopportare validamente il male, ma combatterlo, e conseguire anche la salute.
Il sacramento dona inoltre, se necessario, il perdono dei peccati.
Nel sacramento dell’Unzione, esplicitamente legato alla preghiera della fede (cfr. Gc 5, 15), la fede stessa si esprime e si manifesta; devono prima di ogni altro ravvivarla e manifestarla sia il ministro che conferisce il sacramento, sia soprattutto il malato che lo riceve; sarà proprio la sua fede e la fede della Chiesa che salverà l’infermo, quella fede che mentre si riporta alla morte e alla risurrezione di Cristo, da cui il sacramento deriva la sua efficacia (cfr. Gc 5, 15) si protende anche verso il regno futuro, di cui il sacramento è pegno e promessa.
A chi si deve dare l’Unzione degli infermi
L’Unzione sì deve dare agli infermi, dice l’epistola di san Giacomo, perché ne abbiano sollievo e salvezza. Con ogni premura quindi e con ogni diligenza si deve provvedere al conferimento dell’Unzione a quei fedeli, il cui stato di salute risulta seriamente compromesso per malattia o vecchiaia.
Per valutare la gravità del male, è sufficiente un giudizio prudente o probabile, senza inutili ansietà.
Ripetizione del sacramento
Il sacramento si può ripetere qualora il malato guarisca dalla malattia nella quale ha ricevuto l’Unzione, o se nel corso della medesima malattia subisce un aggravamento.
Operazione chirurgica
Prima di un’operazione chirurgica, si può dare all’infermo la sacra Unzione.
Anziani
Agli anziani, per l’indebolimento accentuato delle loro forze, si può dare la sacra Unzione, anche se non risultano affetti da alcuna grave malattia. Dopo i 75 anni l’Unzione può essere ripetuta ogni anno.
Bambini
Anche ai bambini si può dare la sacra Unzione, purché abbiano raggiunto un uso di ragione sufficiente a far loro sentire il conforto di questo sacramento.
Catechesi
Nella catechesi sia pubblica che familiare si abbia cura di educare i fedeli a chiedere essi stessi l’Unzione e a riceverla con fede e devozione grande, senza indulgere alla pessima abitudine di rinviare la ricezione di questo sacramento.
Da Principi e Norme del Sacramento dell’Unzione
Si può chiedere al parroco o al vice parroco il Sacramento dell’Unzione sempre.
Come detto sopra è sacramento della fede quindi ci si accosti per fede ed evitare ogni rischio di scaramzia.
Si riceva con gioia e coscienza; è occasione di incontro con Cristo Salvatore.